I luoghi del dolcificante artificiale
Il laboratorio e, più in generale, la fabbrica o lo stabilimento sono i luoghi degli edulcoranti intensivi adibiti alla produzione mediante sintesi chimica o enzimatica, al controllo della qualità, che prevede l'esecuzione di test sui prodotti e la gestione di materiali non conformi, alle procedure di imballaggio e stoccaggio all'interno di magazzini e depositi, alle attività di ricerca e sviluppo per promuovere l'innovazione e l'ottimizzazione degli articoli, al packaging design per l'interfaccia con il consumatore.
Il percorso dei dolcificanti artificiali prosegue poi nei luoghi in cui il prodotto interagisce con il venditore e a seguire con il consumatore o con l'acquirente come supermercati, farmacie, bar e caffetterie, pasticcerie, forni, gelaterie, negozi di caramelle e dolciumi, ristoranti, adibiti alla vendita della merce fornita dai fornitori.
L'interazione può essere diretta o mediata: i dolcificanti artificiali difatti non occupano unicamente gli scaffali nella forma più scarna ed essenziale e non costituiscono solo l'alternativa alla bustina di zucchero quando si consuma un caffè o un cappucino al bar, ma possono essere manipolati per la produzione di bevande light, prodotti dolciari ipocalorici, colluttori, dentifrici, sciroppi e medicinali.
In tal caso l'acquisto è indiretto, in quanto il dolcificante costituisce unicamente uno degli ingredienti del prodotto che viene esposto.
Da questo punto di vista, se si prendono in considerazione anche i distributori automatici di snack bibite e caffè in rapidissima espansione, allora i luoghi del dolcificante artificiale inevitabilmente si moltiplicano in modo incontrollato, coinvolgendo ambienti di lavoro e comunità, ospedali, scuole, università, strade, aeroporti, stazioni ferroviarie, distributori di carburante e luoghi dedicati.
Oltre ai luoghi fisici esistono poi anche dei luoghi storici che hanno segnato la nascita, la scoperta, lo sviluppo e in generale la storia dei dolcificanti artificiali, che tratterò in Le storie e i protagonisti del dolcificante artificiale.
Il percorso dei dolcificanti artificiali prosegue poi nei luoghi in cui il prodotto interagisce con il venditore e a seguire con il consumatore o con l'acquirente come supermercati, farmacie, bar e caffetterie, pasticcerie, forni, gelaterie, negozi di caramelle e dolciumi, ristoranti, adibiti alla vendita della merce fornita dai fornitori.
L'interazione può essere diretta o mediata: i dolcificanti artificiali difatti non occupano unicamente gli scaffali nella forma più scarna ed essenziale e non costituiscono solo l'alternativa alla bustina di zucchero quando si consuma un caffè o un cappucino al bar, ma possono essere manipolati per la produzione di bevande light, prodotti dolciari ipocalorici, colluttori, dentifrici, sciroppi e medicinali.
In tal caso l'acquisto è indiretto, in quanto il dolcificante costituisce unicamente uno degli ingredienti del prodotto che viene esposto.
Da questo punto di vista, se si prendono in considerazione anche i distributori automatici di snack bibite e caffè in rapidissima espansione, allora i luoghi del dolcificante artificiale inevitabilmente si moltiplicano in modo incontrollato, coinvolgendo ambienti di lavoro e comunità, ospedali, scuole, università, strade, aeroporti, stazioni ferroviarie, distributori di carburante e luoghi dedicati.
Oltre ai luoghi fisici esistono poi anche dei luoghi storici che hanno segnato la nascita, la scoperta, lo sviluppo e in generale la storia dei dolcificanti artificiali, che tratterò in Le storie e i protagonisti del dolcificante artificiale.
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